Abstract
Ho pensato che solo raccontando la storia della ideazione e del successivo sviluppo del progetto che all’inizio chiamammo “La geografia delle storie”, e poi divenne “L’innocenza dei luoghi”, avrei potuto rendere conto dell’intensità dell’esperienza emotiva e intellettuale che attraversammo allora, e che ancora ci nutre a distanza di qualche tempo. Il progetto si fermò a quello stadio di elaborazione, ancora acerbo in senso tecnico, quindi in definitiva non andò a buon fine. Tuttavia esso torna a più riprese ad arricchire il nostro lavoro nel gruppo di ricerca, fertilizzando di maggiore consapevolezza la materia di cui trattiamo come urban designers: i luoghi, le persone e le comunità, nel loro processo incessante di cambiamento lungo il tempo. Qui, la parola chiave è questa: “tempo”. Diversi anni prima che il progetto prendesse forma, avevamo individuato in essa una via per uscire dall’impasse in cui la disciplina si è ficcata da poco meno di un secolo; lungo questa esplorazione ci siamo mossi costantemente negli anni a seguire e continuiamo oggi avendo messo a fuoco maggiormente i temi della complessità, della resilienza e del cambiamento ecologico in riferimento alla forma fisica dei luoghi. I luoghi e le persone non smettono di “perseguitarci”, ci inseguono e ci chiamano attraverso canali spesso del tutto inaspettati. A volte, queste suggestioni impongono deviazioni particolarmente intense, come quella che abbiamo cercato di raccontare qui, tra letteratura e pellegrinaggio.
Translated title of the contribution | The innocence of places. Chronicle of a pilgrimage |
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Original language | Italian |
Title of host publication | Archiletture |
Subtitle of host publication | forma e narrazione tra architettura e letteratura |
Editors | A. Borsari, M. Cassani Simonetti, G Iacoli |
Place of Publication | Milano (IT) |
Pages | 383-399 |
Number of pages | 17 |
Publication status | Published - 1 Sept 2019 |
Keywords
- architecture
- literature
- structural relationship