Abstract
Il raggiungimento di un grado di accuratezza diagnostica elevato nella differenziazione tra l’invecchiamento normale e quello patologico (quale quello causato da demenza di Alzheimer in fase preclinica) è un problema clinico di grande urgenza. La ricerca sul trattamento farmacologico di questa malattia, infatti, sottolinea l’importanza dell’intervento in fase precoce (o addirittura preclinica) della malattia. Le ricerche più recenti hanno rivalutato il ruolo dei marker neuropsicologici, quali ad esempio i deficit di elaborazione semantica, ed accentuato l’importanza della valutazione degli aspetti semantico-lessicali della produzione linguistica spontanea per differenziare il declino cognitive patologico da quello legato al fisiologico processo di invecchiamento cerebrale. La combinazione di questi marker cognitivi con le moderne tecniche di neuroimmagine funzionale e/o strutturale appare l’approccio più promettente per aumentare l’affidabilità dell’accuratezza della diagnosi differenziale in fase preclinica.
Original language | Italian |
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Number of pages | 4 |
Journal | Neurological Sciences |
Volume | 27 |
Issue number | XXXVII Congresso SIN Supplement |
Publication status | Published - 2006 |
Keywords
- dementia
- Alzheimer disease
- cognitive marker
- neuropsychology
- MRI